Lezioni di Scrittura Creativa

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4 - I confini della scrittura


I confini della scrittura per un narratore sono certamente il disegno esteriore che deve essere ben curato, per aver l'effetto che si cerca. E' un pò come il sorriso che si dedica ad una persona: può essere deciso, sospeso, insinuante, ma anche gelido o traboccante. Esprime l'animo dell'autore. Ma ha valore ben diverso come effetto. Possiamo considerare il sorriso come il confine della partecipazione affettiva, amorosa di una persona, ugual cosa è per i confini della scrittura. Bisogna aggiungere una differenza: il sorriso si costruisce con pochi muscoli facciali e l'intensità dello sguardo, immediatamente. Mentre il confine della scrittura può essere studiato con cura più meditata, particolare.

I confini di un racconto, sia nella trama che nel disegno, interconnessi come ordito e trama d'un tessuto - meglio di un abito confezionato per un determinato scopo o evento - debbono essere rigorosamente sani. Senza ferite che dissanguino o alterino la funzione, pur se questa è talvolta esposta, toccando limiti dove buon senso e ragionevolezza cedono ai legittimi sbocchi passionali o emotivi, di carattere immaginativo ma sempre legati alla "consequentia rerum".

Lo scrittore parte come cronista - più o meno fantasioso - della vita e dell'evoluzione della vita nel pensiero, con larghe possibilità d'irruzione nel "mistero" e d'invenzione oltre il confine del "conosciuto". La sua libertà è legata soltanto alla capacità armoniosamente emotiva del risultato. Sciolto da legami conformisti, un narratore è portatore di dubbi ed enigmi del proprio esistere. Ma soprattutto è un inventore che deve appassionare al risultato i suoi lettori. E perciò deve trascinarli lungo i nuovi confini che lui determina con capace immediatezza. E' bene ricordare che se un racconto "salta, sbraga, scoppia", il lettore fa l'opposto: "si blocca, serra il libro, e serra se stesso". Risultato: addio lettura.
Perciò, nell'invenzione che lo rende libero, il narratore deve essere come spesso è una bella donna: seducente. Con qualcosa che ad una bella donna non è sempre richiesto: un bel pò di coraggio.

Comunque, le uniche regole che uno scrittore è tenuto a rispettare sono qualcosa di più, sono le norme che lui stesso cerca e quindi fissa, sentendole necessarie nel suo mondo particolare, minuscolo che sia. Cioè il testo letterario che prepara. Questa è la grande avventura dello scrittore: preparare e offrire nuove regole che siano applicabili accanto a quelle già conosciute, di sintassi e gusto linguistico.

E' un modo di vitalizzare la lingua, anche se bisogna stare attenti ai confini, a non esagerare dando licenza a ciò che non corrisponde a uno dei nascosti - e sono tanti - sentieri dove si può affacciare la società in continua evoluzione, e l'individuo in continua ricerca.
Saranno i lettori a dire, alla prova di fatti, se il narratore aveva ragione.

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