Il Viaggiatore

Così fino a diciott'anni, quando iniziano i viaggi veri, alcuni anni di vagabondaggi in giro per l'Europa con qualche breve ritorno a casa. "Emigrante d'amore per l'avventura che fremeva dentro...", così Nievo stesso si definisce nell'intervista rilasciata a Claudio Toscani, a chiusura del suo libro "Il mendicante di stelle"( Marsilio Editori ). Dalla Francia alla Svezia, passando per Inghilterra, Olanda, Danimarca, su, su fino al Circolo Polare artico. Stanìs fa mille lavori, dal mozzo all'insegnante d'italiano, al promotore di una marca di brillantina per via dei folti capelli ricci. Tutto perché il viaggio duri un pò di più, per saziare quel desiderio di conoscere, o di conoscersi?

Poi con l'Università, Facoltà di Scienze Naturali, la straordinaria possibilità di realizzare il grande sogno, il viaggio a lungo desiderato e immaginato: l'Africa. "La vista dei più grandi animali della creazione in libertà, l'approdo su isole sperdute e piene di malia... la vita sull'orlo dell'avventura, segnò la mia entrata nella felicità." Una felicità che si allarga a molti altri percorsi. L'Asia, con la giovane moglie in un viaggio di nozze prolungato di alcuni mesi dal pagamento di servizi giornalistici, che Nievo invia ai giornali italiani sul Dalai Lama in fuga dal Tibet.

Nievo è affascinato dalle antiche culture così diverse dalla occidentale, come quelle della Melanesia: Papua Nuova Guinea, il corso medio del fiume Sepik e la New Ireland. Visiterà questi territori in modo approfondito in tre viaggi ( tra gli anni '60 e '80 del secolo scorso) che documenta con tante immagini. Gli appunti - assieme alla ricerca su una storia di emigrazione dal Veneto alla New Ireland di due secoli fa - elaborati dalla creatività del narratore, danno vita a: Le isole del Paradiso ( Arnoldo Mondadori Ed. 1987), Premio Strega 1987, mentre per i racconti de Il tempo del sogno (Arnoldo Mondadori Ed. 1993) l'ispirazione nasce dalle culture dei villaggi del corso medio del fiume Sepik e del Madagascar.

Nievo è affascinato dalle antiche culture così diverse dalla occidentale, come quelle della Melanesia: Papua Nuova Guinea, il corso medio del fiume Sepik e la New Ireland. Visiterà questi territori in modo approfondito in tre viaggi ( tra gli anni '60 e '80 del secolo scorso) che documenta con tante immagini. Gli appunti - assieme alla ricerca su una storia di emigrazione dal Veneto alla New Ireland di due secoli fa - elaborati dalla creatività del narratore, danno vita a: Le isole del Paradiso ( Arnoldo Mondadori Ed. 1987), Premio Strega 1987, mentre per i racconti de Il tempo del sogno (Arnoldo Mondadori Ed. 1993) l'ispirazione nasce dalle culture dei villaggi del corso medio del fiume Sepik e del Madagascar.

Sempre affascinato dai grandi animali, negli anni '80, lo scrittore decide di seguire le rotte del più grande mammifero: la balena azzurra. Sono necessari più viaggi nei diversi oceani, fino all'Antartico, per completare la ricerca. Ai dati scientifici si mescola la creatività letteraria, la malia dei luoghi bellissimi, i riti e le tradizioni: nasce un romanzo di grande suggestione, La balena azzurra (Arnoldo Mondadori Ed. 1990 ) , da cui è stato tratto un film, e a cui si ispira una raccolta poetica di autori vari.

Nelle pause, lo scrittore trova il modo di viaggiare anche vicino casa, a Roma, nei suoi sotterranei, indagando sulla vicenda del cavaliere sabino Mezio Curzio. Il risultato è ancora un romanzo, Il palazzo del silenzio (Arnoldo Mondadori Ed. 1985), Nievo lo definiva "il suo libro più difficile" perché la ricerca nei sotterranei si era andata via, via trasformando in un'indagine " alla scoperta della propria mitologia personale, rovesciando e indagando ogni fibra della sua immaginazione...".

L'Africa rimane, comunque, il primo, grande, amore. Vi ritornerà tante volte, anche con l'intenzione di fermarsi, come quando aveva deciso di diventare farmer in Kenia. E poi l'Africa continua a fornirgli spunti per storie fantastiche come quella del Dodo, l'uccello delle Isole Mauritius, incapace di volare, e del grande Aepyornis - entrambi estinti - del Madagascar, definito uccello elefante per le dimensioni e il peso notevole.

Nievo è attratto dalla scoperta di mete sempre nuove, che siano grandi paesi come l'Australia, il Giappone, gli Stati Uniti, o i resti dell'antico tempio della Mater Matuta, nell'Agro Pontino, che lo riporta alle scorribande dell'infanzia, quando il luogo era coperto da un intrico di rovi e per lui rappresentava il confine del mondo conosciuto.

Fra le ultime mete dei suoi viaggi la Cina, Pechino, durante la Settimana Italiana della Cultura, nel 2002, dove viene invitato, dall'Istituto Italiano di Cultura, a rappresentare la letteratura, come l'anno prima aveva fatto il prozio Ippolito, assieme a Dante, Petrarca, Boccaccio e Pirandello, definiti dalle Università cinesi - con il corso di Lingua Italiana - i classici della nostra letteratura. Di questo viaggio, Stanis ricordava con particolare emozione, l'accoglienza, nell'aula magna di una Liceo cinese, al suono della marcia trionfale dell'Aida.
"50 anni intorno al mondo, mettendo il naso in 90 paesi raccontati in 700 articoli e fotografati per enciclopedie e riviste. Realizzando nel frattempo alcuni film e servizi televisivi, oltre alla scrittura di romanzi, saggi e poesie... Così ho corso i continenti, come una fiaba teatrale dai mille risvolti. È stato bellissimo." (dall'introduzione di Stanis Nievo al volume "Storie di un viaggiatore" a cura di Mariarosa Santiloni di prossima pubblicazione).



Articolo di S. Nievo su "Il Piccolo del 1957"

Articolo di S. Nievo su "Il Piccolo del 1961"

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